Festività di San Francesco: 4 Ottobre, Patrono di Italia
La sua fama è straordinaria. San Francesco è noto con vari epiteti, come il “giullare di Dio”, il poverello di Assisi. E’ l’ispiratore del motto “pace e bene”, il Santo che rinnovò l’amore per l’Eucarestia e che con il Cantico delle Creature lodò il Signore per il dono del Creato all’umanità. Il Santo è stato proclamato patrono d’Italia dal Pontefice Pio XII nel 1939. Tra i suoi patronati vi sono anche quello dell’ecologia, degli animali degli uccelli. Come suoi attributi iconografici si evidenziano le sacre stigmate, il lupo e gli uccelli, a cui rivolse una famosa predica.
Nel corso della sua vita Francesco soggiornò e camminò per le valli della provincia di Rieti, toccando vari luoghi segnati dal suo passaggio tra cui 4 santuari da lui fondati: Greccio, La Foresta Poggio Bustone e Fonte Colombo che si trovano ai 4 lati della valle, meta di pellegrinaggi e fonte di turismo religioso. Il cammino di San Francesco è un percorso religioso e naturalistico, un percorso interessante per acquisire la consapevolezza del significato di camminare dentro e con la natura. Una combinazione di riposanti camminate nei boschi con i loro esuberanti colori autunnali, in una stagione che si addice a itinerari per far scorta di castagne, tartufi, funghi e buon vino. Ogni territorio ha una sua cucina ispirata dalla qualità delle materie prime. Non resta che approfittare di weekend autunnali e andare alla ricerca delle “delizie” di casa nostra. Noi dalla provincia di Lucca, dalla gente dei monti lucchesi, in autunno abbiamo imparato a fare i “NECCI”, cioè dei dolci di farina di castagna intrisa in acqua salata, cotta tra due testi di metallo unti che in montagna sono di argilla con le foglie fresche di castagno al posto dell’olio o del grasso. Ottimi ripieni di ricotta!!
Popolare è pure il castagnaccio, una specie di grossa frittella di farina di castagne cotta al forno in una teglietta e servita ripiena di pinoli, noci e qualche pezzo, facoltativo, di buccia d’arancia spolverato con un po’ di rosmarino. All’inseguimento quindi dei colori dell’autunno tra natura e arte sacra e golosità varie.
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